IN LAVORAZIONE

Emory- Il Re delle Fate - IL REGNO DEI CODARDI, volume 0.5

Il dottor Emory Anderson non è nato dottore, naturalmente.

Meno ovvio è forse dire che non è nato nemmeno Emory.

Rampollo di un industriale del Norfolk, cresciuto nella vibrante società di Bath, avrebbe potuto vivere una vita agiata: ma il compromesso non è parte della sua natura.

Ovunque vada, Emory si sente un estraneo. A volte uomo, a volte donna, a volte entrambi o nessuno. Attratto da uomini e donne senza distinzione. Assetato di una conoscenza che non pone limiti tra lo scientifico e l'occulto.
Janet Blackwood, strega centenaria dal tremendo fascino, sembra pronta a dargli tutto quello che ha sempre desiderato.

Ma l'anima non è l'unica cosa che Emory rischia di perdere, se decide di esplorare il mondo che lo tenta...

Prequel di "Nell Ruell va all'inferno", primo volume della serie dark fantasy LGBTQIA+ "Il Regno dei Codardi".

Nell Ruell va all’Inferno - IL REGNO DEI CODARDI, volume I

Londra, 1880.

Nell Ruell ha quindici anni e una questione da chiarire col diavolo.

La vita nei bassifondi di Londra non è mai stata facile per la figlia di un ladro, ma quando suo padre va alla forca, gridando che è stato il demonio a incastrarlo, l'unico obiettivo di Nell diventa scendere all'inferno per cercare la giustizia che non trova in terra—e c'è qualcuno pronto ad aiutarla.

Sul confine tra Scozia e Inghilterra vive una potente strega centenaria che le propone uno scambio. Tutto ciò che Lady Blackwood richiede è di abitare il corpo giovane e forte di Nell per due anni; in cambio, manderà l'anima della ragazza oltre l'Acheronte.

Ma il patto con la strega esige un prezzo molto più alto di quanto Nell sia disposta a pagare.

Tra siepi psicofaghe, arene sanguinarie, banchetti grotteschi e rocamboleschi voli in mongolfiera sotto cieli elettrici, la ricerca di Nell è scandita dal ticchettio dell'orologio. Il tempo quaggiù non è lo stesso dei mortali, e ogni soglia varcata è un passo in più verso l'abisso...

Scommetti un penny, rilancia una sterlina.
La posta in gioco?
Sei tu.

Dicono di Nell Ruell:

Annata 1984, originariə della bassa modenese, durante gli anni di studio al liceo classico incontro il teatro e me ne innamoro. 

Negli anni che seguono il diploma studio recitazione, e nel contempo mi destreggio tra quadrati semiotici e strutturalismo. Una volta conseguita una laurea magistrale in semiotica guardo Greimas dritto negli occhi e gli dico: “è finita. Amo il teatro, l’ho sempre amato e sono stancə di fingere che non sia così. Ti lascio per Shakespeare.”

Greimas se ne è fatto presto una ragione.

About R.J. Driscoll

La vita poi è strana: un tirocinio di tre mesi nel sud dell’Irlanda si trasforma in un lavoro stabile in una scuola privata. La relazione tra me e Shakespeare incontra qualche scoglio culturale, qualcosa è lost in translation. Ma su un matrimonio si deve lavorare. Quindi mi impegno. Di giorno insegno italiano e di sera vado di nuovo a scuola di recitazione - in inglese, questa volta. Ne emergo quattro anni dopo con una Fellowship in Speech and Drama e un lietofine degno di una commedia elisabettiana. Shakespeare ed io stiamo una favola adesso. La coppia bi x bi più felice del mondo.

Il teatro non è la sola fonte letteraria che mi ha formato. L’amore per i miti greci è nato nell’infanzia ed è una passione che continua ad accompagnarmi; nel tempo il mio interesse si è allargato al folklore mondiale. Con la scoperta del genere steampunk ho iniziato ad apprezzare l’epoca vittoriana come un periodo storico complesso, di tumulto sociale ed evoluzione scientifica, con una corrente spiritualistica e gotica che non smette mai di affascinarmi. Questi ingredienti emergono spesso nelle mie storie: il rapporto tra tecnologia e condizione umana, la complessità del “male”, la ricerca di se stessi nel mezzo di questi paradigmi.

Tredici anni sono passati da quando sono approdatə sull’isola di Smeraldo, dove ho deciso di stabilire la mia casa. Insegno ancora italiano, ma ora sono anche acting coach per gli esami LAMDA, dirigo un coro di bambine, e occasionalmente rispolvero il cappello di regista per una produzione scolastica un po’ più importante.

Nel (poco!) tempo libero che mi resta—tolte le ore dedicate alla scrittura—vado a caccia di libri usati e dischi, con cui riempio il piccolo appartamento che divido con Hamlet, il gatto nero più coccolone che sia mai esistito.

Sono fieramente bisessuale, non-binary, e scrivo cose queer. Perché le persone come me esistono e hanno voglia di vedersi rappresentate nei media che consumano: quindi, perché non prendere la penna in mano e scrivere la propria storia?